Livorno (martedì, 6 maggio 2025) — Un cantiere fermo, uno scheletro di cemento e una scadenza che incombe: è questa la situazione della scuola Calafati di Livorno, al centro di un progetto di riqualificazione finanziato con 3,4 milioni di euro di fondi Pnrr. Ma a quasi metà del percorso previsto, l’edificio – ex succursale del Vespucci – resta incompleto, sollevando dubbi sulla possibilità di rispettare la scadenza europea di marzo 2026.
di Benedetta Rubini
Dubbi sollevati con forza dal consigliere di Fratelli d’Italia Alessandro Perini, che denuncia una gestione fallimentare e definisce l’opera “una scuola che non nascerà mai”. Secondo Perini, i ritardi sono causati da errori progettuali e da una lunga serie di ostacoli gestionali, tra cui l’occupazione abusiva dell’alloggio interno da parte degli ex custodi, rimossi solo dopo lunghe trattative.
Ma per la Provincia, nonostante le difficoltà, il cronoprogramma aggiornato resta compatibile con le scadenze: “Abbiamo piena consapevolezza delle criticità – replica la presidente Sandra Scarpellini – ma l’impegno del nostro Ufficio tecnico è massimo. I lavori proseguono e vogliamo restituire alla città una scuola sicura, moderna ed efficiente”.
Una riunione tecnica nei prossimi giorni dovrebbe fare il punto sull’avanzamento delle opere. Ma intanto resta alta la tensione politica, con il rischio concreto che, in caso di ulteriori ritardi, si perda il finanziamento europeo, con costi che ricadrebbero sui contribuenti.
Last modified: Maggio 6, 2025