Firenze (giovedì, 22 maggio 2025) — La Regione Toscana si costituirà davanti alla Corte costituzionale per difendere la propria legge sul fine vita. Lo ha annunciato il presidente Eugenio Giani dopo il ricorso presentato dal Consiglio dei ministri, che contesta la norma regionale ritenendola in contrasto con le competenze esclusive dello Stato in materia di ordinamento civile e penale.
di Benedetta Rubini
“Il ricorso del governo è infondato e mosso da motivazioni politiche – ha dichiarato Giani –. La nostra legge disciplina esclusivamente aspetti organizzativi sanitari, nel pieno rispetto delle prerogative regionali”. Approvata con ampia maggioranza in Consiglio regionale, la norma toscana mira a garantire regole chiare, tempi certi e pari accesso per tutti i cittadini che, in presenza di condizioni stabilite dalla sentenza della Corte costituzionale n. 242 del 2019, vogliano intraprendere un percorso di fine vita medicalmente assistito.
“Abbiamo agito con responsabilità e rigore – ha sottolineato Giani –. Non ci siamo spinti oltre i limiti costituzionali, ma abbiamo dato attuazione concreta a principi già riconosciuti dalla Consulta”. La Regione rivendica dunque la legittimità della legge e si prepara a difenderla nel giudizio che si aprirà davanti alla Corte.
Last modified: Maggio 22, 2025
