Scritto da 4:29 pm Piombino, Cronaca

Asl condannata per la morte di Francesca Camiciottoli: morì di infarto dopo essere stata dimessa dal pronto soccorso

PIOMBINO (giovedì 21 marzo 2024) – Non si erano accorti delle problematiche al cuore. Dopo nove anni l’Asl Toscana Nord-Ovest è stata condannata a risarcire i familiari di Francesca Camiciottoli. 

di Giorgia Pelagatti

Il 17 febbraio 2015 Francesca Camiciottoli morì di arresto cardiaco a Piombino, nell’appartamento che condivideva con il compagno. Cinque giorni prima era stata al Pronto Soccorso dell’ospedale di Villa Marina per dolori al braccio sinistro e al palato. Lì la quarantenne venne sottoposta a un elettrocardiogramma e a un prelievo di sangue. Poi venne dimessa. I dolori non cessarono, e la giovane donna fissò un appuntamento con un cardiologo per il 16 febbraio. Lo specialista le diagnosticò – correttamente – l’angina pectoris, ma non ritenne necessario un ricovero. La mattina successiva, la tragedia. 

Dopo tre anni dalla denuncia dei familiari della vittima, il Tribunale di Livorno ha decretato che la morte di Francesca Camiciottoli è avvenuta per una cattiva valutazione della situazione da parte dei medici del Pronto Soccorso di Villa Marina. I risultati delle analisi, infatti, avrebbero dovuto sollevare la possibilità di un problema cardiaco: una diagnosi adeguata avrebbe ridotto la possibilità della morte di Francesca Camiciottoli di 4-5 volte.  Per questo motivo, l’Asl Toscana Nord-Ovest è stata condannata a risarcire 325.500 euro alla figlia della vittima e 89.133,20 euro al fratello. Per quanto riguarda il cardiologo che Camicciottoli consultò il 16 febbraio, il Tribunale ritiene che abbia seguito le linee guida previste dal quadro clinico. 

Non si sa se l’Asl farà ricorso in appello contro questa sentenza.

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Tag: , , , Last modified: Marzo 28, 2024
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