Livorno — ivorno punta a diventare un modello nazionale di sviluppo sostenibile. È stato infatti firmato un protocollo d’intesa triennale tra Comune di Livorno, ASA S.p.A. e Confindustria Toscana Centro e Costa, con l’obiettivo di trasformare il territorio in un laboratorio di simbiosi industriale, dove imprese, istituzioni e ricerca collaborano per un’economia più circolare e innovativa.
di Benedetta Rubini
Il progetto mira a creare reti di cooperazione tra aziende per ridurre sprechi, riutilizzare risorse e valorizzare gli scarti produttivi, trasformandoli in nuove opportunità. ASA finanzierà uno studio sulla mappatura delle aree portuali e retroportuali, per individuare scenari di sviluppo sostenibile, mentre Confindustria metterà a disposizione spazi operativi e il Comune coordinerà le procedure amministrative.
Il sindaco Luca Salvetti ha definito l’accordo “un passo concreto verso una transizione ecologica reale”, sottolineando come Livorno sia il primo Comune italiano ad aver avviato un piano d’azione strutturato per la sostenibilità. Anche Piero Neri (Confindustria) e Stefano Taddia (ASA) hanno espresso soddisfazione, ribadendo l’importanza di un modello che unisce innovazione, efficienza e tutela ambientale, capace di rilanciare il tessuto produttivo locale e attrarre nuovi investimenti.
Livorno guarda così al futuro, seguendo l’esempio virtuoso di esperienze europee come Kalundborg in Danimarca, dove la simbiosi industriale ha trasformato una città portuale in un polo di sviluppo e innovazione sostenibile.
Last modified: Ottobre 28, 2025




