Livorno (martedì, 3 giugno 2025) — L’Italia accelera verso la transizione energetica, puntando con decisione sulle fonti rinnovabili e sulla riduzione delle emissioni. In questo percorso, le isole minori stanno giocando un ruolo sempre più strategico, trasformandosi in veri laboratori di innovazione grazie alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Un modello che permette ai cittadini di produrre e condividere energia pulita, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili e promuovendo l’autonomia energetica.
Negli ultimi anni, questi territori hanno registrato progressi significativi, sostenuti dagli incentivi del Gestore dei Servizi Energetici (GSE). I numeri parlano chiaro: alla fine del 2021 si contavano circa 2.200 impianti installati, per una potenza complessiva di 20 MW, quasi interamente fotovoltaica. Un trend che ha avuto un primo picco tra il 2010 e il 2013, durante la stagione del Conto Energia.
Il 2021 ha segnato un’ulteriore crescita, con 183 nuovi impianti entrati in funzione e una potenza complessiva di 1.584 kW. Gran parte degli interventi ha beneficiato degli strumenti del Conto Energia o dello Scambio sul Posto (SSP), ma si registrano anche installazioni realizzate senza incentivi diretti, grazie alle opportunità offerte dal Decreto Ministeriale per le isole minori.
Le CER rappresentano un tassello fondamentale per superare l’uso dei generatori a gasolio e accelerare la decarbonizzazione. In territori spesso scollegati dalla rete elettrica nazionale, diventano un’opportunità concreta per garantire maggiore autonomia e favorire uno sviluppo più sostenibile.
Un esempio emblematico arriva dall’isola d’Elba, la prima delle isole minori a creare una Comunità Energetica Rinnovabile: la Comunità Energetica Elba. Un progetto nato dalla collaborazione tra enti locali, Camera di Commercio e Università di Pisa, in linea con gli obiettivi europei dell’Agenda 2030 e con il Manifesto Elba 2025. Tra i principali traguardi: aumentare l’uso delle rinnovabili, salvaguardare il paesaggio e ridurre progressivamente le emissioni di CO₂, con l’obiettivo ambizioso di raggiungere la decarbonizzazione entro il 2030.
Ma i benefici delle CER vanno oltre l’aspetto economico. Coinvolgono attivamente i cittadini, rafforzano la resilienza delle comunità e promuovono un modello di sviluppo innovativo e rispettoso dell’ambiente. Un percorso che, partendo dalle isole minori, indica la via per un futuro più verde e condiviso in tutta Italia.
Last modified: Giugno 3, 2025