Livorno (venerdì, 23 maggio 2025) — Si fingevano operatori bancari per truffare anziani e svuotare i loro conti: tre persone sono finite nei guai a Livorno, con accuse pesanti di frode informatica e truffa aggravata. Una è stata condotta in carcere, mentre per le altre due è scattato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
di Benedetta Rubini
Le indagini della squadra mobile hanno ricostruito un articolato sistema di raggiri, attraverso cui i tre sono riusciti a sottrarre circa 45mila euro, definito dagli inquirenti “il risparmio di una vita” delle vittime. I due livornesi sono stati fermati dopo aver effettuato prelievi da carte Postepay e conti correnti intestati a un anziano truffato. Addosso avevano documenti bancari e migliaia di euro in contanti.
Le verifiche hanno poi portato all’identificazione del terzo complice, un uomo originario della Campania, rintracciato in un’abitazione con altri 8mila euro in contanti. Il modus operandi era ormai collaudato: le vittime venivano contattate da falsi operatori con numeri e messaggi credibili, convinte dell’esistenza di una truffa in corso e guidate a trasferire i soldi su conti controllati dagli indagati. Ora le indagini proseguono per individuare eventuali altri casi e complici.
Last modified: Maggio 23, 2025
