Livorno (martedì, 9 settembre 2025) — Un traguardo di portata storica è stato raggiunto a fine agosto all’ospedale di Livorno, dove per la prima volta in Toscana è stato effettuato un prelievo di cuore e fegato da un donatore a cuore fermo controllato in una struttura non dotata di cardiochirurgia. L’intervento, reso possibile grazie alla sinergia della rete regionale e nazionale trapianti, apre nuove prospettive nel campo della donazione e del trapianto di organi.
di Benedetta Rubini
Determinante è stata la generosità del giovane donatore e della sua famiglia, che hanno consentito di ridare speranza a due pazienti in lista d’attesa. Uno di loro, ricoverato al Sant’Orsola di Bologna, è stato immediatamente operato dopo il trasferimento dell’organo, con un intervento perfettamente riuscito.
Per realizzare l’operazione sono scese in campo due équipe di specialisti – cardiochirurghi, rianimatori, infermieri e perfusionisti – che hanno lavorato in contemporanea tra Livorno e Bologna. Al Sant’Orsola, in particolare, è stata ricreata una vera e propria sala operatoria cardiochirurgica “in trasferta”, segno della straordinaria capacità organizzativa messa in campo.
“È un risultato di assoluta eccellenza – ha commentato la direttrice generale dell’Asl Toscana nord ovest, Maria Letizia Casani – reso possibile grazie all’impegno congiunto di professionisti di diverse aziende sanitarie, uniti da un unico obiettivo: salvare vite”.
Last modified: Settembre 9, 2025




