Italia (lunedì, 9 giugno 2025) — Urne chiuse e dati ormai quasi definitivi: i cinque referendum abrogativi su lavoro e cittadinanza si chiudono con una netta affermazione del fronte del “Sì”, ma con un’affluenza ben al di sotto del quorum richiesto del 50%+1. Secondo i dati diffusi dal Viminale, relativi a tutte le 61.591 sezioni sul territorio nazionale, l’affluenza media si attesta al 30,6%, rendendo quindi nullo l’effetto dei risultati sulle norme oggetto dei quesiti.
di Benedetta Rubini
Nel dettaglio, il primo quesito, relativo al reintegro in caso di licenziamento illegittimo, ha visto l’88,94% di voti favorevoli e solo l’11,06% di contrari. Analogo l’esito per il secondo quesito sul limite massimo di indennità per i licenziamenti nelle piccole imprese, con l’87,55% di Sì. Sui contratti a termine, il 88,98% ha votato a favore dell’abrogazione delle norme attuali.
Anche il quesito sulla responsabilità negli infortuni sul lavoro ha raccolto l’87,26% di voti favorevoli. Più divisivo, invece, il quesito sulla cittadinanza italiana: i Sì si sono fermati al 65,13%, mentre i No hanno raggiunto il 34,87%. Nonostante la netta predominanza dei Sì, l’insufficiente partecipazione elettorale rende inefficaci le modifiche richieste.
Last modified: Giugno 9, 2025