Firenze (mercoledì, 11 giugno 2025) — È avvenuto in Toscana il primo caso ufficiale di suicidio medicalmente assistito dopo l’approvazione della legge regionale “Liberi Subito”. Daniele Pieroni, scrittore di 64 anni affetto da morbo di Parkinson dal 2008, è morto serenamente il 17 maggio nella sua casa in provincia di Siena. Costretto a vivere con una Peg attiva per 21 ore al giorno a causa di una grave disfagia, Daniele aveva contattato l’Associazione Luca Coscioni già nell’agosto 2023 per informarsi sulle modalità legali di accesso al fine vita.
di Benedetta Rubini
La sua richiesta, formalizzata all’Asl Toscana Sud Est, ha seguito il percorso stabilito dalla sentenza Cappato-Antoniani della Corte costituzionale. Dopo l’ok della commissione medica ricevuto il 22 aprile, Pieroni ha confermato la volontà di procedere. Il farmaco letale è stato preparato a domicilio e autosomministrato alle 16:47. Con lui c’erano familiari, assistenti e tre medici volontari dell’Asl. “Tutti hanno agito con umanità e professionalità”, ha detto Felicetta Maltese dell’Associazione Coscioni.
La Toscana è stata la prima regione a legiferare in merito, ma la norma è già al centro di uno scontro istituzionale: il governo l’ha impugnata il 9 maggio sostenendo che invada competenze statali. Il caso Pieroni riaccende il dibattito etico e politico sul fine vita: “È fondamentale che la legge abbia funzionato, ora serve un confronto serio, non ideologico”, ha concluso Maltese.
Last modified: Giugno 11, 2025