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Transizione ecologica a rilento nelle isole toscane: l’Elba guida ma serve un cambio di passo

Isola d’Elba (giovedì, 29 maggio 2025) — Un indice di sostenibilità leggermente superiore alla media nazionale, ma ancora lontano dagli obiettivi di una vera transizione ecologica. È questa la fotografia scattata dal rapporto “Isole Sostenibili 2025”, presentato a Napoli da Legambiente e Cnr-Iia. Nell’Arcipelago Toscano, l’Isola d’Elba guida con un indice del 49%, seguita da Capraia e Giglio con il 48%.

di Benedetta Rubini

Numeri sopra la media italiana del 46,8%, ma ancora insufficienti per definire “green” lo sviluppo delle isole. Tra i pochi segnali positivi, l’Elba supera il 65% di raccolta differenziata e registra il record di installazioni di solare fotovoltaico tra le isole italiane. Tuttavia, il consumo di suolo, la scarsa mobilità sostenibile e la frammentazione amministrativa frenano gli sforzi. Capraia fatica con la dispersione idrica (57%) e resta in coda nella produzione di energia rinnovabile. Il Giglio migliora sulla gestione dell’acqua, ma arretra nella quota di energia verde.

Secondo Legambiente Toscana, il potenziale dell’Arcipelago è enorme, ma servono politiche ambientali integrate e un deciso cambio di passo da parte delle amministrazioni. “Rischiamo – avverte Umberto Mazzantini – di restare fermi mentre il resto del mondo corre verso un futuro sostenibile”

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Last modified: Maggio 29, 2025
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