Cecina (mercoledì, 30 luglio 2025) — “Vogliamo vedere i bambini nascere, non morire. Stop al genocidio.” Con queste parole, accompagnate dalle note di Imagine di John Lennon, il primario di Ginecologia dell’ospedale di Cecina, Stefano Masoni, ha espresso il suo impegno per Gaza. Medico che nella vita ha scelto di far nascere bambini, Masoni è uno dei volti simbolo dell’iniziativa di digiuno simbolico che sta coinvolgendo centinaia di operatori sanitari in Toscana.
di Benedetta Rubini
Sono oltre 700 — tra medici, infermieri, operatori socio-sanitari e personale amministrativo — le persone che hanno deciso di aderire, e il numero continua a crescere. Il gesto è semplice ma potente: rinunciare alla mensa durante la pausa pranzo, senza causare disagi all’attività sanitaria, per manifestare solidarietà verso la popolazione di Gaza, martoriata da mesi di guerra.
I partecipanti si radunano davanti agli ospedali e alle strutture sanitarie, condividendo sui social immagini e pensieri con l’hashtag #digiunogaza. Un’iniziativa spontanea, nata dal basso, che vuole richiamare l’attenzione sulla crisi umanitaria in corso e riaffermare il valore della vita, soprattutto quella dei più piccoli. Un messaggio silenzioso, ma profondamente politico e umano: la salute, dicono i promotori, non può restare indifferente al dolore del mondo.
Last modified: Luglio 30, 2025
