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Commercio in crisi a Livorno, resistono solo le attività più strutturate

Livorno (mercoledì, 10 settembre 2025) — Il commercio tradizionale a Livorno continua a perdere pezzi. Secondo i dati elaborati da Confcommercio su fonti Istat, Infocamere e Camera di Commercio, tra il 2021 e il 2025 hanno abbassato la saracinesca 361 attività al dettaglio: da 3.873 imprese registrate nel 2021 a 3.512 nel secondo trimestre 2025, pari a un calo del 9,3%. A soffrire maggiormente sono state soprattutto le microimprese con meno di cinque addetti, diminuite del 12,6% nello stesso periodo.

di Benedetta Rubini

La fotografia, però, mostra anche un altro aspetto: le realtà più strutturate hanno resistito meglio. Le aziende con 6-9 dipendenti sono persino aumentate, passando da 84 a 90, mentre quelle con più di dieci addetti hanno mantenuto una certa stabilità. “Che il dettaglio sia in difficoltà non sorprende – ha spiegato il direttore di Confcommercio Livorno, Federico Pieragnoli – ma i numeri evidenziano come siano le attività familiari e di piccole dimensioni a subire di più.

La rete dei negozi tradizionali è parte dell’identità economica e sociale della città e vederla ridursi ci preoccupa”. Pieragnoli guarda però anche al futuro: “Dietro ogni chiusura può esserci un nuovo inizio. Ora servono investimenti, innovazione e legami con turismo e cultura per ridare slancio al centro città”.

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Last modified: Settembre 10, 2025
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