Scritto da 12:11 pm Livorno, Attualità

L’ex di Assologistica Marcucci: “La Darsena Europa rinforza il ruolo di Livorno a livello globale”

Nereo Marcucci, ex presidente di Assologistica e di Confetra

LIVORNO (venerdì 7 giugno 2024) – Nereo Marcucci, delegato per le infrastrutture di Confindustria Toscana Centro e Costa, ex presidente di Assologistica e di Confetra, e storico presidente dell’Autorità Portuale di Livorno, analizza l’attuale situazione dello scalo marittimo livornese e della portualità in generale.

di Francesco Catania

Secondo Marcucci, la situazione dei porti italiani è complessa: i dati del 2023 mostrano un calo generale dei traffici in 14 su 16 Autorità Portuali, Livorno inclusa. La crisi del Mar Rosso ha costretto le compagnie di navigazione a circumnavigare l’Africa, aumentando del 25% la stiva, ma questo non ha compensato il calo generale.

Marcucci sottolinea che stiamo attraversando cambiamenti radicali nelle catene del valore e della produzione. La pandemia e le guerre hanno accelerato processi già in atto, spingendo paesi e regioni a rivalutare le loro produzioni e approvvigionamenti. Livorno non fa eccezione e l’Autorità di Sistema Portuale sta lavorando per monitorare i dati dei traffici e sostenere gli operatori nella ricerca di nuove opportunità, oltre a portare avanti la realizzazione di infrastrutture prioritarie.

La Darsena Europa è un progetto fondamentale per Livorno, confermando il porto come uno dei principali per la movimentazione dei container a livello internazionale. Tuttavia, la realizzazione del terminal richiederà anni e ulteriori risorse economiche, comprese quelle per i collegamenti ferroviari, che necessitano di oltre 700 milioni di euro. Marcucci evidenzia la necessità di puntare su un pugno di opere realistiche come primo passo verso la Darsena Europa.

Il porto di Livorno risente della situazione internazionale, con preoccupazioni strutturali che potrebbero influenzare la sua capacità di supportare la manifattura e la logistica regionali. Il futuro del porto dipenderà dalla solidità della manifattura nelle aree di influenza e dalla capacità di adattarsi ai cambiamenti. La portualità negli ultimi dieci anni ha visto integrazioni orizzontali e verticali, riducendo il numero di attori dominanti e aumentando la concentrazione del potere decisionale. Il tempo dirà se queste trasformazioni saranno sostenibili a livello sociale e nei porti.

Condividi la notizia:
Last modified: Giugno 7, 2024
Close