Livorno (mercoledì, 2 giugno 2025) — A pochi giorni dalla firma dell’accordo quadro preliminare che punta a consolidare la presenza del gruppo Magna sul territorio di Guasticce, arrivano nuove richieste dai sindacati. L’intesa, che coinvolge oltre 500 lavoratori dell’azienda di componentistica per il settore automotive, rappresenta per Fim e Usb di Livorno un primo passo importante, ma non ancora sufficiente.
di Benedetta Rubini
Serve un piano industriale dettagliato e vincolante, con garanzie su occupazione, investimenti e formazione. Durante l’incontro di venerdì scorso, alla presenza di Regione Toscana, Comuni di Livorno e Collesalvetti, Confindustria e rappresentanti dell’azienda, le organizzazioni sindacali hanno ribadito l’urgenza di ricevere rassicurazioni chiare: mantenimento dei livelli occupazionali, stop a ipotesi di delocalizzazione, risorse per la transizione verso l’elettrico e la meccatronica, e l’istituzione di un tavolo di monitoraggio costante.
Usb e Fim parlano di “un primo passo che deve diventare un protocollo d’intesa vincolante entro ottobre”. Per questo, l’11 luglio sono state convocate assemblee retribuite per tutti i dipendenti, con l’invito a restare “uniti, informati e partecipi”. La partita per il futuro dello stabilimento è ancora aperta.
