Magdeburgo, 20 dicembre – Un attacco sconvolgente ha colpito il mercatino di Natale della città tedesca. Venerdì sera, un uomo alla guida di un’auto ha investito decine di persone, causando la morte di almeno cinque individui, tra cui un bambino di nove anni, e ferendo oltre 200 persone, di cui più di 40 in modo grave. L’aggressore, Taleb A., un medico saudita di 50 anni, è stato arrestato poco dopo.
L’auto ha percorso circa 400 metri tra le bancarelle, dopo essere entrata attraverso un accesso di emergenza privo di barriere di sicurezza. La polizia ha confermato che l’uomo ha agito da solo, ma le motivazioni del gesto restano poco chiare. Gli investigatori ipotizzano un legame con il malcontento del sospettato riguardo al trattamento dei rifugiati sauditi in Germania.
Taleb A., residente in Germania dal 2006 e rifugiato con permesso di soggiorno permanente, aveva lavorato come psichiatra in un penitenziario, ma non era più in servizio da ottobre. Si era dichiarato ateo e critico dell’Islam, descrivendosi in passato come “il più aggressivo critico dell’Islam nella storia”. Attraverso i social, aveva espresso ripetute accuse verso le autorità tedesche, definendole persecutorie e promotrici di un’ipotetica “islamizzazione dell’Europa”.
Le sue dichiarazioni pubbliche, caratterizzate da toni confusi e aggressivi, avevano attirato l’attenzione negli ultimi mesi. Alcuni post su X (ex Twitter) includevano minacce di vendetta contro le istituzioni. Poco prima dell’attacco, aveva pubblicato un video in cui accusava la polizia tedesca di aver sottratto una chiavetta USB dalla sua posta.
L’incidente ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nei mercatini di Natale, una tradizione molto popolare in Germania. Le autorità locali hanno chiuso definitivamente il mercatino per quest’anno, mentre città come Berlino e altri stati federali stanno rafforzando le misure di protezione in eventi pubblici simili. Il cancelliere Olaf Scholz, visitando il luogo della tragedia, ha definito l’attacco una “tragedia” e ha espresso solidarietà alle vittime e alle loro famiglie.
Last modified: Dicembre 21, 2024
